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Frazionamenti Catastali e Urbanistici

Il frazionamento di un immobile è un’espressione tecnica utilizzato in ambito catastale e urbanistico per indicare la divisione di un’unità immobiliare in due o più unità distinte.

Nello specifico è tra le modifiche maggiormente richieste in ambito di edilizia privata, dal momento che la suddivisione di un appartamento in due unità abitative più piccole presenta numerosi vantaggi dal punto di vista economico in caso di affitto o di vendita.

Il frazionamento immobile è la soluzione ideale anche se si vogliono abbattere le spese di gestione inevitabilmente alte in caso di immobili di ampie dimensioni.

Bisogna sapere però che il frazionamento immobiliare ha delle regole specifiche ed è normato da precise leggi, la cui violazione può comportare pesanti sanzioni amministrative e pecuniarie.

Pur essendo due concetti strettamente legati alla conformità, vi sono delle differenze tra le due tipologie di frazionamento.

Il frazionamento catastale consiste nella registrazione – presso gli uffici del Catasto – della suddivisione di un’unità immobiliare in due o più parti indipendenti e l’assegnazione sulla mappa catastale di un nuovo subalterno per ciascuna nuova entità.

Il frazionamento urbanistico, invece, è relativo agli interventi edilizi effettivamente eseguiti per il frazionamento dell’immobile e che vanno a modificare la piantina originaria depositata in Comune.

È necessario comunicare prontamente al Comune e al Catasto qualsiasi modifica apportata alla planimetria di un immobile al fine di ottenere i relativi certificati di conformità urbanistica e catastale, certificati che sono fondamentali per attestare la corrispondenza tra mappe urbanistiche e catastali e stato reale dell’immobile.

In conclusione, realizzare il frazionamento di un immobile può comportare numerosi vantaggi, ma è fondamentale affidarsi a professionisti esperti per scongiurare il rischio di eventuali abusi edilizi.

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