Attività Commerciali in Condominio: Un Piccolo Focus
All’interno di un condominio possono essere presenti una serie di attività commerciali: b&b, affittacamere, centri estetici, studi, uffici, ecc. Tali realtà sono sottoposte tanto a regolamentazioni condominiali specifiche quanto a una discreta tollerabilità delle stesse.
Di solito le problematiche più comuni sono rappresentate o dai rumori che possono recare fastidio ad altri condòmini o quello di uno sfruttamento più intensivo delle parti comuni del condominio causato dal viavai delle persone delle attività commerciali presenti al suo interno.
Va da sé che il conflitto riguardante i rumori si rifà al principio di “normale tollerabilità”, che non stabilisce criteri specifici in quanto in ogni singolo caso ci si debba basare su entità e insistenza dei rumori, orario in cui vengono prodotti e collocazione dell’edificio condominiale, per stabilire da che parte ricada la colpa.
Per quanto riguarda l’uso intenso delle parti comuni, il codice civile non impone limitazioni né accetta contestazioni, data la natura collettiva del bene utilizzato, a meno che l’impiego fatto di tali spazi non comporti l’impossibilità di utilizzo anche per gli altri.
In definitiva, potrebbero essere gli stessi condòmini, se di comune accordo, ad operare una clausola nel regolamento condominiale per vietare ufficialmente attività rumorose o poco decorose, o rifiutare la presenza di specifiche attività (come asili, palestre, ecc) fermo restando che tale modifica al regolamento condominiale deve essere varata sulla base di prove concrete che sostengano le motivazioni alla base di tali richieste.