Condominio: Le Ore del Silenzio

 In News

La convivenza condominiale richiede un certo livello di buon senso come base di partenza ma i disagi legati a notti in bianco e sveglie mattutine anticipate da eccessiva rumorosità dei vicini, sono qualcosa che chi vive in condominio, spesso, conosce molto bene.

Nonostante la Legge non preveda ufficialmente dei provvedimenti per regolamentare lo svolgimento di attività rumorose durante la giornata, ci sono alcune regole che aiutano a trovare un compromesso per stabilire cosa sia accettabile fare nel rispetto dei rapporti con il vicinato.

È comunemente accettato che le ore che vanno dalle 8 alle 13 e dalle 16 alle 21 siano quelle in cui è possibile svolgere attività rumorose che altrimenti provocherebbero potenziali fastidi.

Il Regolamento Condominiale tuttavia è il riferimento principale del quale si fa uso per esercitare le regole che prevedono cosa si può e non si può fare nelle ore del silenzio. È bene ricordare che il codice civile vieta i rumori che superano la soglia della “normale tollerabilità” e anche se alcune fasce orarie non rientrano ufficialmente in quelle “del silenzio” non significa affatto che i singoli condòmini non possano tutelarsi in caso di rumorosità persistente.


In assenza di indicazioni e qualora non si riesca a risolvere un eventuale conflitto in maniera pacifica, in ambito civilistico è possibile anche attivare la previsione di cui all’art. 844 del codice civile. 
Tale norma tutela il proprietario dalle immissioni rumorose dei vicini in caso di superamento della cosiddetta “normale tollerabilità”.

Tuttavia questo concetto è particolarmente elastico in quanto non trova una definizione ufficiale che valga come regola assoluta.
È previsto quindi che il compito di determinare se il rumore superi questa soglia sia affidato alla valutazione del giudice convocato ad esaminare le circostanze.

Post recenti